Olly e Niki si fanno strada tra la gente, piano piano ondeggiando ora a destra ora a sinistra, avanzano in mezzo a quella

grande massa che si muove tutta a tempo come se fosse un unico grande ballerino. Ormai sono vicine al palco.

"Eccoli, stanno lì!" Olly indica più avanti tutto il gruppo. Erica, Diletta e Filippo, Simone, Barbara e Luca, Sara e Marco e poi Guido.

Olly si gira verso Niki "Li raggiungiamo? Sennò possiamo anche stare qui io e te, eh…"

"Dai, quanto sei sciocca… Andiamo!"

Olly e Niki avanzano tra le persone proprio mentre il dj cambia disco, lo fa lentamente, entrando a tempo. E tutti ballano il nuovo e splendido pezzo dei Killers, Human. Ballano divertiti, allegri.

Simone si gira. "Eccole… Sono arrivate."

Anche Guido si volta. "Ehi, meno male, vi siete perse dei pezzi favolosi…"

Niki sorride e si mette in mezzo al gruppo. Guido le si avvicina. "Ero preoccupato, sai… Mi dispiace, dopo la discussione dell'altra sera!"

Niki alza le spalle. "Non fa niente, e poi non era una discussione. Abbiamo semplicemente due punti di vista diversi."

"Già." Anche Guido alza le spalle, poi gira la testa e la scuote leggermente come a dire: niente, non c'è niente da fare, è irrecuperabile. E riprende a ballare come tutti gli altri. Ecco, pensa Niki, era preoccupato, è dispiaciuto della discussione… E che ha fatto? Mica è venuto a cercarmi lui, mica è venuto a vedere dove mi trovavo, cos'era successo. No, è venuta Olly. Poi dice che gli dispiace e fa per recuperare? Si mette a ballare… Boh. Strano modo di tenerci a un rapporto. Forse lui è solo un ragazzino viziato, magari non lo fa vedere ma se non ottiene quello che vuole, allora tutto viene comunque dopo… Non so se è viziato. Ma la parola giusta l'ho detta. Ragazzino. Forse era questa la vera ragione. Io volevo rimanere una ragazzina, ecco perché lui, ecco perché la rinuncia a quel passo, al matrimonio e tutto il resto… E la musica è particolarmente bella e piano piano la luce diventa come magica, a cavallo, la spiaggia si dipinge per intero di quell'arancione, morbido, come quel sole che lontano, in fondo al mare, ascolta l'ultimo pezzo prima di andare a dormire.

Il dj Lovat balla anche lui, su quel palco si agita sorridendo, alza le mani e le muove oscillando, tenendo il tempo, poi guarda sotto la sua consolle nella bocca delle scale e sorride facendo segno di sì. E prende il microfono. E abbassa la musica. E tutto quell'immenso

popolo di ballerini festanti sulla silenziosa spiaggia è come se lentamente frenasse.

Lovat impugna un microfono. "Scusate, tra poco riprenderemo questa festa." Tutti rimangono in silenzio a guardarlo. "Ma ora c'è una sorpresa. Io ho sentito questa storia e mi sono emozionato. Non so se riuscirà a convincere anche voi. Vi chiedo solo una cosa: dategli una possibilità." Smette di parlare e guarda di nuovo verso le scale, nella buca del palco. Gli sorride e gli fa cenno di salire. "Vieni."

Alex esce sul palco. Il pubblico vedendolo inizia un po'"a rumoreggiare, qualcuno fischia. Niki lo riconosce e si sente morire. Olly, Diletta ed Erica si girano quasi contemporaneamente verso di lei.

Olly scuote la testa. "È troppo fico…"

Niki ha le lacrime agli occhi, è emozionatissima.

Alex si avvicina a Lovat. "Grazie…"

Lovat sorride e gli passa il microfono. Alex fa altri due passi sul palco e raggiunge il centro. Anche lui è molto emozionato. Davanti a lui c'è una marea di gente in silenzio e alcuni sembrano anche molto scocciati.

"Ehm…" Alex si schiarisce un po'"la voce. "Salve… Per nessuna ragione al mondo avrei voluto interrompere questo concerto…"

Un ragazzo da lì sotto non aspetta altro. "Ecco, bravo… Allora perché non te ne vai e ci fai ballare?"

"Perché un giorno potrebbe capitare anche a te. O a te. O anche a te…" Alex indica alcune persone. "Perché ti potresti svegliare una mattina e dire sto buttando la mia vita, accorgerti che avevi una cosa bellissima e la stai perdendo… E allora non puoi. Non puoi permetterlo. Non puoi più soffrire in silenzio e vivere una vita vuota e inutile. Perché quando incontri la persona giusta, quella speciale, quella unica, quella che sai che oltre lei nessuna, allora devi fare di tutto per riconquistarla. Anche salire su un palco nel bel mezzo di una dj- session, interrompere la musica e far suonare il tuo cuore. Vi è mai capitato di essere innamorati, di non aver altro pensiero che lei o lui nella vostra vita, di non desiderare altro che vederla, passare del tempo con lei, poterla avere? A me sta capitando adesso!"

Un tipo urla da sotto e abbraccia una ragazza che ride con lui baciandosi. "Come noi!"

"Bravo, si vede che sei più fortunato di me. Ecco. Era mia, ero l'uomo più felice del mondo e me la sono lasciata sfuggire…"

Niki si scambia uno sguardo con le sue amiche. Tutte hanno le lacrime agli occhi, nessuna ha il coraggio di aprire bocca. Alla fine Niki ride e poi un po'"piange e un po'"ride di nuovo e tutte emozionate piangono con lei.

Alex riprende dal palco. "Niki, sono arrivato oggi, sono venuto fino a qui sperando di trovarti… Spero che tu sia qui questa sera e che tu abbia ascoltato le mie parole. Ma se così non fosse non ti preoccupare, riproverò ancora, per tutta l'isola, giorno dopo giorno. Perché non basterà una vita, non mi stancherò mai di dirti quanto ti amo…"

"Eccomi! Sono qui!" Niki urla e alza le mani e si sbraccia per farsi vedere. Alex sente una voce e la cerca in mezzo al pubblico. Ma c'è una marea di gente. Niki faticosamente avanza in mezzo a tutta quella calca. "Scusate, permesso, permesso, scusate…"

Un ragazzo decide di aiutarla. "Senti, monta qui sopra sennò non ce la farai mai… Prima che arrivi, quello ne ha già trovata un'altra!"

Niki gli sorride. "Ne dubito… Comunque grazie." E così il tipo la prende, la fa salire sulle sue gambe, poi sulle sue spalle e infine su un surf e in un attimo Niki è sulla gente, e tutti gli altri surfisti mettono una dopo l'altra le loro tavole sopra la testa, e Niki si tiene in equilibrio e corre su quella strana passerella, su quel mare di braccia tese che la sorreggono. E ride, Niki, ride, mentre scivola surfando su quello strano mare umano fino ad arrivare al palco. Poi Niki scende dall'ultimo surf. Cammina lentamente sul palco, fino a trovarsi di fronte a lui.

"Ciao, Alex."

"Ciao. Sono stato fortunato…"

"Perché ero al concerto?"

"No, perché ti ho conosciuto." E si baciano davanti a tutti.

"Bravi! Bis! Viva l'amore! Sei un mito! Oh, se ti lascia di nuovo ci sono io!"

E tutti gridano e si abbracciano e alcuni si baciano!

Filippo guarda Diletta negli occhi. "Ti amo, amore…"

"Io di più."

Anche Olly e Simone si danno un bacio, e Marco e Sara, e Luca e Barbara.

Guido scuote la testa e rimane in silenzio.

Lovat rimette su un disco. "E allora ecco un pezzo per tutti quelli che si amano come loro… Belli e divertiti, che non hanno paura dell'amore e delle sue conseguenze, che rischiano, che si

buttano, che hanno la felicità di sentire il cuore battere a duemila! Per voi ragazzi! Love is in the Air…"

E tutti iniziano a ballare, pazzi e scatenati come non mai. Ballano cantando, abbracciati, baciandosi, felici, con ancora l'emozione negli occhi di quel bellissimo momento: non aver paura dell'amore.

"Vieni…" Alex porta Niki giù dalla scala.

"Ma dove andiamo?"

"Via… Ho una sorpresa."

"Un'altra?"

"Sì, e soprattutto voglio stare da solo con te…"

"Anch'io."

Escono da sotto il palco. Alex si ferma subito dopo la duna. "Ecco, è questa."

"Non ci credo."

Niki guarda sbalordita quella splendida Harley Davidson. "E chi l'ha guidata?"

"Io…"

"Fino a qui?"

"Certo…" Alex sale sulla moto e si infila il casco, poi ne passa uno anche a lei. "Certe paure si superano… Niki!"

"Lo so…" Niki abbassa lo sguardo imbarazzato.

Lui le solleva il mento e le sorride. "Per amore e per te poi… Si supera qualunque cosa, e se tu non ce la fai, bè, ti aspetterò finché non sei pronta."

Niki sorride e lo bacia e lo stringe forte. "Ti amo."

"Anch'io, moltissimo… Tanto da… sposarti."

E scoppiano a ridere e partono così, abbracciati, lungo la Playa Bianca, verso il Puerto del Desiderio con la moto che scoda un po'"sulla sabbia e loro che non hanno paura. Nessuno dei due. Di niente.






Centocinquantasette


Appena due mesi dopo.

La bellezza di un'isola così. Il traghetto per arrivarci, la gente che scende, i turisti. C'è un sole stupendo. E tanta eccitazione nell'aria.

"Ragazze, ma è stupendo!" Diletta si gira verso Erica. "E noi siamo troppo fiche vestite così!"

"Sì!" e continuano a camminare fino alla chiesa.

"Non credevo che l'isola del Giglio fosse così bella…" dice Filippo aiutando Diletta e tenendola a braccetto.

"E io non credevo che saremmo mai arrivati a questo giorno. Ma ci pensate?" dice Erica cercando di non sporcarsi troppo i sandali bianchi tacco dieci.

"Io sì… non potevo credere che finisse diversamente… certe storie sono fatte per durare, si capisce da troppe cose… è un'energia che non controlli, più forte di ogni dubbio…" dice Diletta, poi guarda Filippo, sorridendogli, e lui si stringe più forte a lei.

"È l'amore!" fa Erica. "Senza calcoli, senza ipotesi o previsioni, capace di stupire e cambiare le carte in tavola ogni volta!" e continua a salire e le viene un po'"il fiatone. "Ammazza oh, qui se non mi rimetto a fare palestra la vedo dura!" e ride.

Poco più in là. Olly si guarda intorno. Quest'isola è magnifica. Sono felice d'essere qui. E respira a fondo per sentire il sapore della salsedine nell'aria mischiato al profumo della macchia mediterranea. Il sole splende tutto intorno e il cielo è di un meraviglioso azzurro. Un gabbiano gioca a tenersi in equilibrio nel vento e all'orizzonte due barche a vela distanti tra loro ma apparentemente vicine tracciano una linea perfetta.