Una coppia sulla spiaggia. Lui corre tirandosi dietro l'aquilone. Lei è ferma con le mani sui fianchi, lo guarda. Lui corre, corre e corre. Ma non c'è vento e alla fine l'aquilone lentamente fa un piccolo arco e poi veloce precipita giù, fino a conficcarsi nella sabbia. Lei ride e lui faticosamente la raggiunge, sconfitto da quell'inutile tentativo di volo. E lei ride ancora di più, lo prende in giro. Allora lui l'abbraccia e la tira a sé e lei lotta e alla fine si baciano. Si baciano così, davanti al mare, su quella spiaggia libera senza nessuno, sena tempo, con quell'infinito blu del cielo, con il sole alto e quell'orizzonte lontano dove mare e cielo si confondono. E io riprendo a piangere. Le lacrime si fermano nella parte bassa degli occhiali. Allora li alzo e le faccio uscire. E mi metto a ridere. Lo guardo. Non se n'è accorto. Poi si gira verso di me e mi accarezza il braccio, mi sorride ma non dice nulla. Allora mi porto verso di lui e mi appoggio. Mi passa il braccio dietro le spalle e mi abbraccia e improvvisamente mi sento un po'"più serena e smetto di piangere. Ma sì. Domani è un altro giorno. E mi sento così stupida. E mi viene da ridere e un po'"sono stanca. E allora rido. E poi piango di nuovo e tiro su con il naso e lui questa volta se ne accorge e mi stringe un po'"più forte e io chiudo gli occhi. E mi dispiace, ma non ce la faccio proprio. E un po'"mi vergogno. Ma ero così innamorata. Ma sono così innamorata. Un sospiro lungo, più lungo. Apro gli occhi. Ora il sole è proprio davanti a noi. Sul mare volano gabbiani. Leggeri sfiorano l'acqua e riprendono su, verso il cielo.

Ce la devo fare. Già mi manca l'amore. E mi sento sola. Sola da morire. Ma tornerò a essere felice, vero? Ci vorrà tempo forse, ma io non ho fretta. E allora sorrido e guardo Rusty James e anche lui mi guarda e sorride. Faccio un respiro lungo e mi sento un po'"più sicura.

Sì, ce la farò. D'altronde ho solo quattordici anni, no?


Ringraziamenti

Grazie a Giulia e a tutti i suoi racconti. Ce ne sono certi troppo divertenti e anche se quei giorni lì io non c'ero, alla fine mi hanno fatto così ridere che mi sembra di averli vissuti un po'"anch'io.

Grazie ad Alberto Rollo che ha letto questo libro con particolare affetto, ha conosciuto e incontrato tra le pagine tutto quello che aveva un po'"già visto nelle nostre chiacchierate e ha saputo suggerirmi le scelte giuste.

Grazie a Maddy che si appassiona e ti coinvolge con il suo entusiasmo e la sua grande professionalità.

Grazie a Giulia Maldifassi per la sua curiosità e il suo divertimento, che a volte è così raro, e a tutto il suo ufficio stampa.

Grazie a Ked, Kyle e Doust, alla sua passione e a tutti i suoi utili suggerimenti.

Grazie a Francesca, che mi segue sempre con divertimento e saggezza, anche se alla fine ha cambiato il motorino.

Grazie a Inge e Carlo, che con un sorriso ti fanno compagnia mentre lavori.

Grazie a Luce perché è presente in ogni pagina con tutto il suo amore.

Grazie a Fabi e Vale, mie attente e divertenti lettrici.

Grazie a Maina, a volte mi sembra quasi di stare in classe con lei e anche un po'"nelle sue giornate. Bè, vuoi dire che per stavolta ti abbono un morsetto!

Grazie alla forza vendita Feltrinelli che con qualche semplice domanda mi ha fatto mettere più a fuoco quello che avrei voluto raccontare.

Grazie a tutta la squadra della grande distribuzione, hanno talmente tanto entusiasmo che te lo trasmettono!

E poi un grazie particolare va agli amici dei miei genitori. Ogni libro secondo me è fatto da tutto quello che ti è successo e anche di più. Magari nel passato mi era sfuggito qualcosa e scrivere mi aiuta un po'"a recuperarlo, a capire meglio, a non perdere neanche uno di quegli attimi che comunque ho vissuto. E così il mio grazie va con tutto il cuore a quelle persone che nella mia adolescenza mi hanno fatto compagnia ad Anzio. A quei simpatici amici dei miei genitori che più di trent'anni fa hanno dato vita ai bellissimi ricordi di oggi.

Un ringraziamento particolare poi va al mio amico Giuseppe. Anche se spesso mi sembra di sbagliare qualcosa, bè, non mi preoccupo. Alla fine so che ci sei sempre tu che mi dai una mano.




Stampa Grafica Sipiel Milano, ottobre 2008





"Faccio un passo, una giravolta e mi ritrovo davanti allo specchio.

Sorrido. Ma sì, in fondo mi è venuta voglia di andare alla festa.

E meno male che ho preso questa decisione.

Ancora non lo sapevo, ma tra poco tutta la mia vita sarebbe cambiata.