Il prof Leone con il dito indice segue il suo registro.
"Allora, il primo interrogato dovrebbe essere.. dovrebbe essre... Cudini!"
Il prof Leone alza la testa verso di lui. Cudini guarda un attimo Bettoni che sta già girando con il telefonino e fa segno di sì con la testa, sta filmando il prof. Poi Bettoni gira il telefonino verso Cudini che deglutisce e inizia.
"A prof lei oggi non m'interroga, e sa perché? Perché mi do alla fuga!" E così dicendo prende la rincorsa, salta sul tavolo della Raffaelli, la più secchia della classe e vola dalla finestra.
"Aaaaaah!" E poi bum!, un botto pazzesco! Il prof Leone e anche noi e anche Bettoni insomma corriamo tutti alla finestra. Cudini è in mezzo al cortile, disteso, con la gamba tutta storta.
"Oddio, ma è pazzo! Si è rotto la gamba! Si è fatto male!" urla il prof Leone.
Bettoni continua a girare con il telefonino. Io scuoto la testa. "Oh, Cudini è veramente pazzo! E" saltato dal secondo piano! O pensava di essere ancora in il B, quando stavamo al primo..."
Bettoni chiude il telefonino. "Bene, basta. Stop alle riprese! Ma che primo e secondo piano. Cudini pensava che ci fosse il terrazzo anche sotto questa finestra!"
Bettoni guarda la Raffaelli, che pulisce il suo banco dove Cudini ha poggiato i piedi prima di saltare. "Io l'ho sempre detto che quella porta sriga."
E così Cudini è stato portato in ospedale. Morale: gli hanno ingessato la gamba e dovrà tenere il gesso per un mese. Il prof Leone, per proteggerlo dai casini che ci sarebbero stati col Provveditorato, ha detto che mentre scherzava era scivolato e gli ha dovuto comunque mettere una nota sul registro. Ma la cosa più importante è che il suo video, con tanto di botto finale, perfettamente ripreso da Bettoni, ora domina la classifica su www. scuolazoo. com, addirittura in prima posizione! Sopra a Ricciardi il romanista, come lo chiama lui.
"Evvai!"
Si è fatto riprendere anche all'ospedale, così da rifinire sul sito.
"Aho, per far vedere a tutti che non è un fotomontaggio come fanno molti... Io sò vero! "
E proprio pazzo, Cudini. Comunque a turno siamo andati a trovarlo un po'"tutti.
"Aho, la Raffaelli nun la fate venì sennò non so come, ma me se rompe pure l'altra gamba!"
"E dai, non dire così. E brutto che poi una si porta dietro l'etichetta di portasfiga..."
"Portasfìga, eh? Intanto tu non la fà venì! Che poi non diciamo niente a nessuno, va bene?"
Cudini sorride e apre i cioccolatini che gli ha portato Alis, seguito naturalmente da Clod! E" proprio incorreggibile, Clod! E a modo suo anche Cudini! Però mi è diventato simpatico. Non so se perché si è fatto male. Forse perché con la storia del gesso è dovuto stare un po'"più fermo, più tranquillo. Prima era esagitato. Filo dice sempre che è posseduto dal demonio, che prima d'invitarlo a casa bisogna chiamare l'esorcista. Comunque quel giorno che stavo all'ospedale era in buona, tutto gentile, quasi educato.
"Mi fai una bella scritta sul gesso? Fammela bene Caro, che alla tua ci tengo... cioè fatta da te sarà bellissima! Disegni troppo bene."
Veramente gliel'avevo già sentito dire anche a Silvia Capriolo e Paoletta Tondi, che poi loro sì che sono due che disegnano veramente bene, cioè capiscono le prospettive, le dimensioni, le ombre e i chiaroscuri. Io diciamo che me la cavo più in chiave fumettistica. E infatti.
"Ma che, me la fai così?"
"Oh Cudini, ho portato apposta i pennarelli da casa. Non rompere eh ! "
E così in quattro e quattr'otto mi concentro sul gesso. E celeste e blu, e poi arancione per il becco e i contorni in nero e gli faccio pure gli scarpini! Alla fine dopo circa mezz'ora quando mi sollevo dal gesso, Cudini non sta più nella pelle.
"E dai, spostati, spostati che lo voglio vedere..." E" troppo curioso,
'"Mazza..." rimane a bocca aperta.
"Ti piace?"
"Un mucchio! " Lo guarda soddisfatto. E mi riavvicino col pennarello nero.
"Aho, che fai, nun me lo rovinà, non fare niente che è venuto perfetto."
"Ma voglio mettere la firma! " e scrivo Caro mentre Cudini mi sorride.
"Aho, a Caro, me sta troppo caro quest'aquilotto che m'hai disegnato. Biancoazurro come il mio cuore, come il cielo, come le mutandine della ragazza dei miei sogni..."
"E dai!"
Proprio in quel momento entra la madre di Cudini.
"Francesco, come stai? Come va la gamba?" E inizia a baciaro sulla guancia. "Figlio mio, mi hai fatto così preoccupare. Non ci dormo la notte" e continua a dargli baci sulla guancia.
"E dai mamma che c'ho gente."
lo, Alis e Clod ci guardiamo sorridendo.
Alis, che è sempre pronta. "Non si preoccupi signora."
Ma Cudini si agita nel letto. "Sì, ma la gamba è mia. A mà, te ce sei scaricata sopra."
"Scusa, scusa. Guarda chi t'ho portato. Sono venuti pure zia con Giorgia e Michele" ed entra una signora che dovrebbe essere molto elegante, solo che è troppo profumata e ha una pelliccia esagerata, gonfia... Roba che io non ho mai visto neanche nei documentari un animale così. E poi è tutta truccata con degli orecchini e una collana enorme, roba che se inciampa e casca, ma chi la rialza più?
"Francesco... ma che combini?" e anche la zia, degna sorella della mamma, si butta su Cudini e comincia a baciarlo.
"Ahiazì!"
"E che sarà mai..."
"No mica... te sei tuffata tu e tutta la borsa sul gesso."
"Ah, scusa."
"E no, vedi tu."
Poi Cudini saluta i suoi due cugini. "Ciao, Giorgia, come stai?"
"Come stai tu!" sorride la ragazza. E più moderata della madrezia uragano forza quattro, è un po'"timida e molto carina, con un filo di trucco, i capelli lisci castano chiari, dei jeans e un maglione color arancione. Il fratello invece è in tuta. Ha una bella Adidas nera con la borsa sportiva a tracolla e infilate dentro due racchette.
"Aho, me pari Nadal" ride Cudini indicandolo. Michele abboza un sorriso. "Caso mai Federer. Gioco più nel suo stile e sono meno boro."
"Sì sì, intanto vince sempre Nadal!"
"Sul campo in terra." Michele sembra completamente diverso da Cudini. E più basso, ha i capelli un po'"sul rosso, tagliati corti. E preciso, magro ma non troppo, insomma robusto. E" carino e poi sembra educato. Per questo è il contrario esatto di Cudini. Clod si pulisce le dita che sanno ancora di cioccolato e se ne esce come al solito con una delle sue.
"Giochi a tennis insomma..."
E Cudini non se la lascia scappare. "No, con quelle racchette ce fa lo spazzino... Aho, quando te ce metti sei comica col botto! " Poi Cudini fa finta di rattristarsi. "Il guaio è che non ne sei consapevole..."
Alis e Giorgia ridono. Michele cerca di non metterla in difficoltà. "Sì, sto facendo un torneo qua vicino. E" dove vado tra poco... E poi ogni tanto nel pomeriggio do anche delle lezioni di tennis per guadagnare qualcosa." Lo guardo. Incrocia il mio sguardo e mi sorride. E" carino. Poi forte questa cosa che insegna tennis per guadagnare qualche soldo. Un po'"come Rusty James. Insomma anche Michele non vuole pesare sui suoi, anche se per loro non credo che sarebbe proprio un problema, a differenza dei nostri.
"Costa molto una lezione?" Decido d'intervenire nella chiacchierata.
"Oh... non molto e poi mi metto sempre d'accordo in un modo o nell'altro. Il tennis è troppo bello per non provarci almeno una volta."
Gli sorrido. "Mi divertirebbe..."
Michele diventa professionale. "Ma tu sai giocare?"
"Mai provato, magari però sono portata. Vado bene nello sport. "
Clod annuisce facendo vedere che non dico bugie. Alis fa la faccia sufficiente. Non so perché è un po'"gelosa a volte delle mie situazioni. Ma scusa, potevi parlare tu, no? Sembra che facevamo tutti scena muta.
Clod si è un po'"ripresa e decide di intervenire. "Io una volta ci ho provato... Non sono andata male." Cudini non se la lascia scappare.
" Sì, è fortissima nello sport... all'ora di pallacanestro poi la usiamo come palla! " e scoppia a ridere da solo. Come al solito deve rovinare tutto, proprio in quel momento per fortuna entrano due infermiere,
"Scusate, dovete lasciare la camera... Dobbiamo fare le pulizie, controllare i malati prima che passino i professori. Grazie." Una delle due è bionda, un po'"cicciotta ma carina forte, un po'"troppo truccata forse, ma con un seno che neanche mia sorella quando esagera di push up ci arriva. E infatti Cudini poggia i gomiti sul letto e si tira un po'"indietro con il sedere, come per darsi una certa sistemata, per rendersi più presentabile, sempre che questo sia possibile. E per la prima volta sembra essere d'accordo con una richiesta ufficiale.
"Sì, sì, dovete uscire..." Mamma e zia lo sbaciucchiano, stavolta in maniera più frettolosa e alla fine ci troviamo tutti nei corridoi dell'ospedale.
"Ciao..." Michele e Giorgia ci salutano.
Michele è come se volesse dire ancora qualcosa, ma poi ci ripensa e se ne va. Anche la mamma di Cudini ci saluta. "Arrivederci ragazze, grazie di essere passate." E anche la zia. " Sì, siete state molto carine."
Così rimaniamo per un po'"nel corridoio a chiacchierare.
"Oh... ma qui non c'è una macchinetta della cioccolata o altre cose da bere?"
"Clod, ma ti sei mangiata poco fa tutti i cioccolatini da Cudini..."
"E infatti ora mica ho fame, ho sete. Ma possibile che non c'è nanche una fontanella, niente?"
"Sì, sì, te che c'hai sete."
"Ho sete, ho sete, mi sto disidratando... e poi sapete che bere aiuta a dimagrire, scioglie i grassi."
"Sì ma non quello che vuoi bere tu... la cioccolata!"
"Amore 14" отзывы
Отзывы читателей о книге "Amore 14". Читайте комментарии и мнения людей о произведении.
Понравилась книга? Поделитесь впечатлениями - оставьте Ваш отзыв и расскажите о книге "Amore 14" друзьям в соцсетях.