"Sì, lo so. Ti ho visto da sotto. E lei?"

"Anche lei era qua sopra."

Rimaniamo un attimo in silenzio. Sembra non passare mai. Le altre due mi fissano.

A Matt ritorna la parola. "Ci siamo incontrati qui... Anche lei stava in classe mia, prima..."

Ma la tipa sembra non starlo a sentire.

"Io sono la sua ragazza."

E vorrei dirle beata te o meglio e chissenefrega o ancora ma che te l'ha chiesto qualcuno? E invece me ne esco solo con un inutile "Ah, bene...". E tutto potrebbe in qualche modo precipitare, ma proprio in quel momento arriva la mia salvezza. Eccoli, sono alle loro spalle.

"Gibbo! " Ci sono anche Clod e Alis. "Hai visto che era lei, che ti avevo detto!"

Poi rivolta a me: "Ti abbiamo visto da sotto! ".

Oh, ma invece di ballare questi stavano tutti a guardare qui sopra? Mah. E così mi allontano.

"Carolina..." Mi giro un'ultima volta verso Matt.

"Quello che indicavi era San Pietro."

Mi guarda e sorride. Forse è anche leggermente dispiaciuto. Forse.

Mi giro e me ne vado senza neanche rispondergli. Prendo al volo Gibbo sottobraccio.

"Dai, andiamo a ballare! "

"Ma se ho smesso ora."

"Andiamo, che questa è bellissima."

"Ma se non si sente... da qui!"

"E andiamo! " e me lo trascino giù per le scale senza che possa più dire nulla!

Mi raggiungono anche Alis e Clod. Mi giro verso di loro.

"Ehi, ma voi lo sapevate che Matt era fidanzato?"

Alis allarga le braccia "E certo".

"E pure tu?"

Clod fa sì con la testa. "E chi non lo sa! "

"Io! Ma non me lo potevate dire?"

"Ma sei scappata via così, quando ti ha presa..."

"Rapita, caso mai!" Clod mi da una pacca sulla spalla. "Vero?"

"Eh infatti... Scusate, eh, ma come mai voi lo sapevate?"

Alis e Clod si guardano un attimo e poi scoppiano a ridere. "Perché è sempre piaciuto da morire anche a noi! "

"Che infami... E non mi avevate mai detto niente! "

"Bè, vedevamo che ne parlavi sempre in un modo così esagerato, come potevamo permetterci di dirti qualcosa..."

"Poi certo, dopo che ci hai raccontato la storia con Lore quest'estate e con Massi l'altro giorno, allora abbiamo pensato: adesso sì che Matt può essere nostro!"

"Non vi azzardate! "

E gli salto addosso, scherzando, cercando di colpirle. Gibbo dietro di noi rimane senza parole. "Ehi! Ma che fate? Che succede? Buone, che qui crolla la scala!" Alis e Clod si liberano e corrono giù veloci.

"E guerra... Chi ci riesce... ci riesce!"

Io cerco di rincorrerle, ma inciampo e gli ultimi tre scalini me li faccio rotolando. Alla fine per fortuna freno con le mani.

"Ahia, ahia... Ahi." Mi guardo il palmo per vedere se mi sono ferita. Ma che, niente, è tutto a posto.

"Ehi..." Arriva Gibbo che mi aiuta a tirarmi su... "Ma che combini?"

"Mi sono fatta male." Mi massaggio dietro il fondo della gonna. "Ho sbattuto il sedere!" Poi, preoccupata per Ale, mi guardo dietro. "Ma che, si è strappata la gonna per caso?"

"Fai vedere?" Mi fa girare. Aspetto un po'.

"Allora?" Mi giro e vedo Gibbo che sorride.

"No, no, niente... Mi sembra tutto a posto, tutto molto a posto!"

"Cretino! Dai andiamo a ballare!" E corro via così, leggermente indolenzita ma piena di voglia di vita, di ballare, di urlare, di sognare... Di innamorarmi alla faccia tua, Matt, e di quella "sua ragazza". E così piombo in mezzo a loro e ballo come una pazza, non per niente ma meglio di loro, e tengo il tempo che è una meraviglia e canto: "Ho aspettato a lungo qualcosa che non c'è, invece di guardare il sole sorgere...".

"Giuratemi una cosa..." Clod mi guarda sorpresa e alza i sopracciglio.

"Ora? Ma che c'hai stasera!"

"Sì ora! Perché è importante: ora, adesso e per sempre!"

Alis è più arrendevole. "Ok, dicci..."

"Sentiamo."

"Che nessun uomo ci farà mai litigare, che piuttosto che tradire la nostra amicizia resteremo chiuse a casa, non faremo mai una cazzata simile, nessuna lacrima per colpa nostra, fiducia eterna, tranquillità totale, segreti solo per gli altri..."

Poi le guardo indecisa e allargo tutte e due le braccia con i palmi delle mani rivolti verso l'alto. "Vi prego... giurate!"

Ed è un attimo. Poi sorridono. E ci abbracciamo tutte e continuiamo a ballare come se fossimo un unico corpo, saltando qua e là, felici, a tempo di musica. E ci guardiamo negli occhi unite, cantando tutte e tre insieme, a squarciagola. E in questo momento sono la persona più felice del mondo. E chiudo gli occhi e ballo, stretta alle mie amiche del cuore, senza poter mai immaginare quello che un giorno sarebbe successo.

"Ecco la torta!" qualcuno grida e tutti si radunano intorno a un tavolo. Arriva con al centro una marea di candeline alte e di tuti i colori che formano il numero 14 e poi c'è sotto la scritta: "Tani auguri Michela!". E infatti subito la festeggiata arriva e tutti si spostano facendole posto e lei raggiunge lo spazio che hanno lasciato libero proprio davanti alla torta.

Poi sorride guardando tutti noi, gli invitati, le amiche, gli amici, qualche parente, diversi camerieri pronti con i piatti e le posate poco più in là e sua madre, che ha già la macchinetta fotografica in mano, è tutta emozionata e la fa ballare un po'"davanti ai suoi occhi cercando di inquadrare... "la sua figlia stupenda!". Michela guarda in giro tutti.

"Posso?"

"Vai! Vai!" grida qualcuno.

Qualcun altro per farsi credere un po'"interessato tira fuori il telefonino e scatta qualche foto. Poi Michela prende la rincorsa e soltia su tutte le candeline, riuscendo a spegnere anche le ultime solo dopo aver ripreso fiato e una seconda volta fingendo che fosse sempre la stessa.

"Aspetta, aspetta rifallo... Mi è scattata prima." Era mamma. E ti pareva.

"Mamma, ma uffa..." Anche Michela è d'accordo con noi.

"Dai mamma così non vale, se lo rifaccio è falso..."

Ma qualcuno vedendo la madre così dispiaciuta tira fuori al volo un accendino dalla tasca dei pantaloni, dichiarando davanti a tutti che già fuma, ma dando così a quella madre una seconda e ultima possibilità.

"Ecco, sono accese, dai!"

"Mamma, non sbagliare perché poi non soffio più, eh?"

"Va bene."

"Hai capito? Guarda che non lo rifaccio."

"Si, ti ho detto di sì... Michela! Perdi più tempo a discutere che a soffiare, l'avevi già fatto a quest'ora! "

Michela soffia di nuovo sulle candeline e la madre per fortuna riesce finalmente a immortalare quell'attimo.

Poi Michela va dal dj e si capisce perfettamente che le piace un sacco.

"Ehi Jimmy, mi metti quella che mi piace tanto, per favore?"

Jimmy sembra invece abbastanza disinteressato al prodotto Michela.

"Ma quale?"

"Dai, quella che fa così, nananana..."

Prova a canticchiare malamente qualcosa.

"Aho, ma perché non vai alla Corrida, c'hai più speranze di vincere là che io capisca di che canzone si tratti."

"E dai!" sorride Michela, facendo finta di niente, non dandosi l'importanza della festeggiata e soprattutto ritentando la melodia. "Nananana..." Jimmy scuote la testa. "E dai che mi prendi in giro! Hai capito benissimo qual è, dai, quella cantata dai Negramaro!"

"Ah... E potevi dirlo prima!"

E così Jimmy fa partire quel disco che in effetti non assomiglia minimamente a quella strana cantilena di Michela. Sembra quasi un segno, tutti i camerieri cominciano a passare alcuni piatti con pezzi di torta tagliata ai ragazzi più affamati. E io mi trovo vicino a Clod proprio quando arriva il suo. E poi il mio.

"Prego signorina, questo è per lei."

"Grazie."

È buffo quando delle persone così più grandi anche se potresti essere la figlia o al massimo la sorella più piccola ti danno del lei.

Uhm... che profumo che ha questa torta. Cioccolato purissimo, amaro al punto giusto. Ne spezzo un po'"con il cucchiaio. Caldo dentro, con questa crema sempre al cioccolato che cola giù. Dal profumo dev'essere buonissimo. E certo, ancora me lo ricordo, l'hanno preso da Ciòccolati. Eì dove poi io... siccome non ci avevano invitato alla festa... Sto portando il cucchiaino alla bocca quando improvvisamente me lo ricordo.

Nooo! Ma come ho fatto a non pensarci prima.

"Ferma Clod!" Capirai. Mi guarda proprio mentre sta per infilarsi un boccone enorme in bocca. "Non mangiarla..." E quando si ferma... Cosa mai potrebbe fermare una come Clod in un momento come quello che lei più di ogni altra cosa ama? E infatti alza le spalle come a dire e perché mai. E lo butta giù tutto d'un fiato, un unico boccone anche se è enorme, gli da due masticate veloci e con un sorriso paffuto e compiaciuto lo fa sparire del tutto. Poi scuote un po'"la testa e mi sorride.

"E perché non dovevo mangiarlo? E" così buono."

"Ah sì..? C'è solo un problema, è anche strapieno di peperoncino."

Mi guarda e fa "tsk" con la bocca come a dire "ma che stai a dire".

"Te lo ricordi? Te lo avevo detto. In un modo o nell'altro saremmo state a questa festa... E chi poteva immaginare che grazie ad Alis saremmo state invitate! "

Ho appena finito la frase che Clod strabuzza gli occhi, spalanca la bocca ed emette una specie di urlo ma senza fiato. "Ahhh, brucia! Brucia! E terribile!"

Vado subito a prenderle un bicchier d'acqua e glielo porto correndo. '

"Tieni, tieni, bevi..." Clod lo prende e lo fa sparire in un sorso solo.

"Mi raccomando non dire niente." Mi porge il bicchiere vuoto, scuotendo la testa. "Ancora, ancora..." Corro subito a prendere altra acqua come se dovessi tornare indietro a spegnere un incendio. In effetti ha la gola in fiamme. E gli altri non sono da meno.