Babi scuote la testa. I capelli ormai si stanno asciugando
da soli.
"Bene, divertiti."
"Mi ha chiamato Pollo e mi passa a prendere fra un po'. Ma
che dici, secondo te devo andare lì a divertirmi o fare quella
che guarda le corse e un po' si annoia?"
Questo è troppo. Babi esplode.
"Senti Pallina. Vai alle corse, vai in moto, fai le pinne, met-
titi con tutti i teppisti di questo mondo ma, ti prego, non fare
Moretti!"
Pallina scoppia a ridere.
"Hai ragione. Senti, mi devi fare un ultimo piacere. Sicco-
me non so a che ora finiscono le corse, ho detto a mia madre
che poi vengo a dormire da te."
"E se chiama tua madre?"
"Ma figurati. Quella non mi cerca mai... Piuttosto devi la-
sciarmi le chiavi sotto il tappetino del portone. Al solito posto."
"Va bene."
"Oh, non te ne dimenticare eh! Povero Dema! Secondo te
devo fare qualcosa?"
"Pallina, mi sembra che per oggi hai già fatto abbastanza."
Babi spegne il telefono. Daniela quasi glielo strappa dalle
mani.
"Per fortuna che ti ho chiesto di starci poco, eh."
"Che ci posso fare! Hai sentito no che macello è successo.
Mi raccomando, non dirlo a nessuno di Pollo e Pallina."
"A chi vuoi che lo dica?"
Il telefono squilla di nuovo. È Giulia.
"Si può sapere chi è caduto dentro la cornetta?"
"Ciao Giuli. Scusa eh, era mia sorella."
Daniela va in camera sua. Fa appena in tempo a chiudere
la porta, poi non resiste.
"Giulia non sai la notizia. Pallina si è messa con Pollo!"
"Noi"
"Sì! Dema è distrutto, ma mi raccomando, non dirlo a nes-
suno!"
"Ma certo, figurati." Giulia ascolta il resto della storia già
pensando a cosa avrebbero detto più tardi Giovanna e Stefania.
22.
<rv
Babi esce dalla sua camera. Ha la vestaglia rosa morbida
trapuntata, sotto un pigiama di felpa azzurro e ai piedi calde
pantofole. Dopo la doccia si è ripresa dalla fatica del footing,
ma non è affatto allegra. Quella sera la dieta non le permette
altro che una misera mela verde. Attraversa il corridoio. Pro-
prio in quel momento sente girare le chiavi nella toppa della
porta. Suo padre.
"Papa!" Babi gli corre incontro.
"Babi."
Suo padre è infuriato. Babi si ferma.
"Che è successo? Non mi dire che non ho messo bene la
Vespa, che non sei riuscito a entrare in garage..."
"Ma che mi frega della Vespa! Oggi sono venuti da me gli
Accado."
A quelle parole Babi sbianca. Come ha fatto a non pensar-
ci prima? Avrebbe dovuto raccontare ai suoi tutto quello che
era successo.
Raffaella, che ha appena finito di lavare due mele verdi pre-
parando così la cena, arriva in salotto.
"Che vogliono da te gli Accado? Che è successo? Che c'en-
tra Babi?"
Claudio guarda sua figlia,
"Non lo so. Diccelo tu Babi, cosa c'entri?"
"Io? Io non c'entro niente!"
Daniela compare sulla porta.
"È vero, lei non c'entra niente!" Raffaella si gira verso Da-
niela.
"Stai zitta tu, nessuno ti ha interrogata."
Claudio prende Babi per un braccio.
"Forse non è colpa tua, ma quello che era con te c'entra
eccome! Accado è andato all'ospedale. Ha il setto nasale frat-
turato in due punti. L'osso è rientrato, e il medico ha detto
126
che bastava mezzo centimetro in più perché gli bucasse il cer-
vello."
Babi rimane in silenzio. Claudio la guarda. Sua figlia è scon-
volta.
Le lascia il braccio. "Forse non hai capito Babi, mezzo cen-
timetro in più e Accado moriva..."
Babi deglutisce. La fame le è passata. Ora non le va più
neanche la mela. Raffaella guarda preoccupata la figlia, poi,
vedendola così sconvolta assume un tono calmo e tranquillo.
"Babi, per favore, puoi raccontarmi com'è andata questa
storia?"
Babi alza gli occhi. Sono chiari e spaventati. È come se la
vedesse per la prima volta quella sera. Comincia con un "Nien-
te mamma" e va avanti raccontandole tutto. La festa, gli im-
bucati, Chicco che ha chiamato la polizia, quelli che hanno fat-
to finta di fuggire e invece li hanno aspettati sotto casa. L'in-
seguimento, la BMW distrutta. Chicco che si è fermato, quel ra-
gazzo con la moto blu che lo ha picchiato, Accado che è inter-
venuto e quel ragazzo che ha menato pure lui.
"Ma come, e Accado ti ha lasciato con quel teppista? Con
quel violento, e non ti ha portato via?"
Raffaella è sconvolta. Babi non sa cosa rispondere.
"Forse avrà pensato che era un mio amico, che ne so. So
solo che dopo le botte sono scappati tutti e io sono rimasta so-
la con lui."
Claudio scuote la testa.
"E certo che Accado è scappato. Rischiava di morire dis-
sanguato con quel naso rotto. Tanto è finita per quel ragazzo.
Filippo l'ha denunciato. Oggi sono venuti da me in ufficio a
raccontarmi tutta la storia per correttezza. Hanno detto che
procederanno per vie legali. Vogliono sapere nome e cognome
di quel ragazzo. Come si chiama?"
"Step."
Claudio guarda perplesso Babi.
"Come Step?"
"Step. Si chiama così. Almeno, io l'ho sempre sentito chia-
mare così."
"Ma che, è americano?"
Daniela interviene.
"Ma che americano papa! È un soprannome."
Claudio guarda le figlie.
"Ma questo ragazzo avrà pure un nome?"
Babi gli sorride. ^ i<,
"Certo che lo avrà, ma io non lo so." «'ft,!,T..f«'t
127
Claudio perde di nuovo la pazienza.
"Ma come faccio io a dire agli Accado che mia figlia va in
giro con uno che non sa neanche come si chiama."
"Io non vado in giro con lui. Stavo con Chicco... te l'ho già
detto."
Raffaella interviene.
"Sì, ma poi sei tornata a casa in moto con lui."
"Mamma, ma se Chicco e gli Accado sono scappati, come
tornavo? Stavo lì per strada, di notte? Che facevo, tornavo a
casa da sola? Ci ho provato. Ma dopo un po' si è fermato uno
tremendo con la Golf a darmi fastidio e allora mi sono fatta
accompagnare."
Claudio non crede alle sue orecchie.
"Finisce che questo Step lo dobbiamo pure ringraziare!"
Raffaella guarda arrabbiata le figlie.
"Non possiamo fare una figura simile. Avete capito? Vo-
glio sapere al più presto il nome di questo ragazzo. È chia-
ro?" Babi si ricorda di quella mattina quando ha parlato con
Daniela. Era ancora presto, lei era ancora insonnolita, ma
non ha dubbi.
"Dani, tu lo sai come si chiama. Diglielo!"
Daniela guarda Babi sbalordita. Ma che, è pazza? Dirglie-
lo? Denunciare Step? Si ricorda quello che hanno fatto a Bran-
delli e molte altre storie che ha sentito. Le avrebbero distrut-
to la Vespa, l'avrebbero picchiata, violentata. Ci sarebbero sta-
te scritte terribili sui muri della scuola con il suo nome e cose
sconce che purtroppo non ha ancora mai fatto. Denunciarlo?
In un attimo solo perde la memoria.
"Mamma, io so solo che si chiama Step."
Babi si scaglia contro la sorella.
"Bugiarda! Sei una bugiarda! Io non me lo ricordo, ma sta-
mattina me l'hai detto come si chiama. Tu e le tue amiche lo
conoscete benissimo."
"Ma che stai dicendo?"
"Sei solo una vigliacca, tu non lo vuoi dire perché hai pau-
ra! Tu lo sai come si chiama."
"No, non lo so."
"Sì che lo sai!"
Babi improvvisamente si ferma. È come se qualcosa nella sua
mente si fosse aperto, slegato, chiarito. Se l'è ricordato.
"Stefano Mancini. Ecco, questo è il suo nome. Lo chiama-
no Step."
Poi guarda la sorella e cita le sue parole: "Io e le mie ami-
che lo chiamiamo 10 e lode".
128
"Brava, Babi." Claudio tira fuori dalla tasca un foglietto sul
quale annota sempre tutto. Si segna il nome prima di dimen-
ticarlo. Mentre scrive si innervosisce. Ha letto qualcosa che
avrebbe dovuto fare, ma ormai è troppo tardi.
Daniela guarda la sorella.
"Ti senti forte, eh? Non capisci cosa ti faranno? Ti distrug-
geranno la Vespa. Ti picchieranno, scriveranno di te sui muri
della scuola."
"Capirai, la Vespa è già distrutta. Sui muri dubito che scri-
veranno qualcosa, anche perché non credo proprio che qual-
cuno di loro sappia scrivere. E se vorranno farmi del male, mio
padre mi proteggerà, vero?"
Babi si gira verso di lui. Claudio pensa ad Accado, imma-
gina il dolore che si deve provare quando ti spaccano il naso.
"Certo Babi, ci sono io."
Si chiede quanto ci sia di vero in quell'affermazione. For-
se poco. Ma è servita allo scopo. Babi, ora più tranquilla, va in
cucina. Prende la sua mela verde e la lava di nuovo. Poi, te-
nendola sollevata nel vuoto per il picciolo, comincia a girarla.
Ogni giro, una lettera. Quando il picciolo si stacca, ecco, quel-
la è l'iniziale di chi ti pensa. A, B, e, D. Il picciolo si stacca con
"Tre metri sopra il cielo" отзывы
Отзывы читателей о книге "Tre metri sopra il cielo". Читайте комментарии и мнения людей о произведении.
Понравилась книга? Поделитесь впечатлениями - оставьте Ваш отзыв и расскажите о книге "Tre metri sopra il cielo" друзьям в соцсетях.