Rientra la Giacci. Tutte le ragazze si rimettono ai loro po-
sti. Ascoltano attente la spiegazione sulla metrica latina. Qual-
cuna segna gli accenti e ricopia la frase scritta alla lavagna.
Qualcun'altra, sicura di venire interrogata, ripassa la versione.
La Benucci non riesce a resistere. Scarta di nuovo la piz-
za. Due ragazze poco più indietro masticano delle Vigorsol.
Cercano di mandare via l'odore della nicotina. Un'altra in fon-
do alla classe segue tranquilla la lezione. Il suo mal di pancia
è scomparso.
"Allora per mercoledì prossimo porterete da pagina 242 a
pagina 247: traduzione e lettura in metrica con conoscenza
perfetta delle regole degli accenti."
Babi apre il diario e segna sotto mercoledì i compiti da fa-
re. Poi quasi senza volerlo lo sfoglia, andando indietro. Pagi-
ne colorate e piene di scritte passano sotto i suoi occhi. Feste,
compleanni, frasi simpatiche di Pallina, voti dei compiti in clas-
se. Giudizi su film visti al cinema, amori possibili, impossibi-
li, passati.
"Marco T.V.B." Si ferma. Guarda quella scritta in rosso, lì in
fondo alla pagina. Un piccolo cuore a seguire. Novembre. Sì,
era novembre. E lei ne era follemente innamorata.
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Novembre. Un anno prima. "',.,'>, *."»>»
"Mamma è arrivato niente per me?"
"Sì, c'è una lettera di là in cucina. Te l'ho messa sul tavolo."
Babi corre subito in cucina, trova la lettera. Riconosce la
scrittura e l'apre felice. Sono quattro mesi che stanno insieme.
La sua storia più lunga. In realtà praticamente la sua unica sto-
ria. Legge la lettera.
Cara Babi,
in questo giorno così importante (la scoperta dell'America?
Di più! Il primo uomo sulla luna? Molto di più! L'inaugurazio-
ne del Gilda? Ci siamo quasi!)... Ehi, piccola. Sto scherzando!
Oggi sono quattro mesi che stiamo insieme e ho deciso che per
te deve essere un giorno speciale, felice, bellissimo, romantico.
Sei pronta? Prendi la Vespa dal garage ed esci. Perché è iniziata
la tua "caccia al tesoro". "Tesoro" nel senso di amore. Proprio
quello che io provo per te. Marco.
P.S. Il primo messaggio è: "C'è una villa dove vai, I ma di not-
te quasi mai, I on thè left è il terzo tree, I in inglese certo, sì. / Se
tu sotto scaverai, /qualche cosa troverai. / Sei pronta? Vai!".
Babi chiude la lettera e pensa. La villa è Villa Glori, dove
vado sempre a correre. In inglese? Ma per chi mi ha preso?
Certo è facile, è il terzo albero appena entrati sulla sinistra.
"Mamma, io esco."
"Dove vai?"
"Devo portare una cosa a Pallina."
Babi si mette il giubbotto di renna.
"A che ora torni?"
"Per cena. Studierò da lei."
Raffaella compare sulla porta.
"Mi raccomando, non fare tardi!"
"Se cambia qualcosa ti telefono."
Babi esce veloce, poi si ferma sulla porta e torna indietro.
Bacia frettolosa la madre sulla guancia e scappa via. Arrivata
in cortile apre lentamente senza far rumore la serranda del ga-
rage. Tira fuori la Vespa, poi, senza accenderla, va giù per la
discesa. Ma proprio mentre fa la curva, guarda su. Raffaella è
affacciata al balcone, i loro sguardi si incontrano.
"Mamma, in autobus ci metto troppo."
"Prenditi almeno una sciarpa."
"Mi tiro su il collo del giubbotto, non ho freddo, veramen-
te. Ciao."
Babi ingrana la seconda. La Vespa fa una piccola frenata,
poi si accende di colpo e scatta in avanti con il motore acceso.
Babi abbassa la testa passando per un pelo sotto la sbarra che
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Fiore ha prontamente alzato. Fa tutto corso Francia e arriva a
Villa Glori. Mette la Vespa sul cavalietto ed entra di corsa nel-
la villa. Alcune donne portano i bambini a spasso. Qualche atle-
tico ragazzo fa footing. Babi si avvicina al terzo albero sulla si-
nistra. In basso, vicino alle radici, c'è un piccolo cespuglio. Lo
sposta. Sotto è stata nascosta una busta di plastica. La pren-
de. Complice e felice torna alla sua Vespa. La apre. Dentro ci
sono una bellissima sciarpa di cachemire azzurra e un biglietto:
Di sicuro non ce l'hai, / non la porti quasi mai! / Le. tonsille hai
sempre rosse / e ti viene una gran tosse. / Ben coperta ora vai / al
gran centro della RAI. / Lì di pietra c'è un cavallo, I cosa aspetti
forza, fallo. /Quando lì tu arriverai, Iqualcos'altro troverai.
Babi monta sulla Vespa e sorride divertita da quel roman-
tico gioco. Si mette la sciarpa al collo. È calda e morbida. Pro-
prio un bel regalo. È utile, visto il freddo che fa. Mamma ha
ragione. Marco è davvero un tesoro. Certo è stato un po' im-
prudente. E se l'avesse trovata qualcun altro? Ormai è andata.
Accende la Vespa e va a tutta velocità verso piazza Mazzini. Si
ferma davanti al piccolo cortile delimitato da un alto cancello
elettrico. Babi scende dalla Vespa ed entra. Il custode la guar-
da incuriosito. Poi rivolge tutta la sua attenzione a un signore
con una valigetta bisognoso di un'informazione. Babi ne ap-
profitta. Si avvicina al cavallo. Sulla sua pancia con un ges-
setto bianco è stata disegnata una freccia che indica verso il
basso. Pensa che Marco sia pazzo. Guarda meglio. C'è un al-
tro pacchetto. Lo prende. Il custode non si è accorto di nulla.
Questa volta trova un paio di occhiali. Dei bellissimi Ray-Ban
ultimo modello, quelli piccoli rettangolari. Naturalmente c'è
un altro biglietto. La prossima tappa è un indirizzo. Via Cola
di Rienzo 48. La Vespa parte a tutta velocità. Un po' per il col-
lettore che Daniela ha appena cambiato, proprio come fanno
tutti per farla andare più forte, un po' per la curiosità crescente.
Babi arriva al nuovo indirizzo. È un negozio. Lo guarda stu-
pita. Un negozio di biancheria intima. I suoi semplici completi
di cotone bianco le sono sempre stati comprati da sua madre.
Babi entra indecisa. Si guarda intorno. Una giovane commessa
sta dietro al bancone mettendo a posto dei completi di raso gri-
gio appena arrivati. Babi rilegge la fine del suo biglietto.
Se il tuo nome tu dirai, I nuove cose indosserai.
La commessa la vede e le si avvicina.
"Posso aiutarla?"
"Credo di sì, sono Babi Gervasi."
"Ah, certo." La commessa fa un simpatico sorriso. "La sta-
vamo aspettando." Va dietro il bancone. "Questi sono per lei.
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Scelga quello che più le piace." Mette tre completi di bianche-
ria sul bancone. Sono tutti e tre di raso. Il primo è intero, ne-
ro, con disegni trasparenti sul petto e sottili spalline. Il secon-
do è un due pezzi rosa pallido con dei disegni trasparenti leg-
germente più chiari. L'ultimo è color prugna, con le spalline
sottili e le mutandine leggermente sgambate. Babi li guarda.
Si sofferma su ognuno senza avere il coraggio di alzare la te-
sta. È imbarazzata. La commessa, accorgendosene, cerca di
aiutarla.
"Credo che questo sia il più adatto a lei." Prende il pezzo
di sopra del completo rosa pallido mostrandoglielo. "Ha una
pelle così chiara, le starà benissimo."
Babi alza timidamente gli occhi. "Sì, lo credo anch'io. Al-
lora prendo questo. Grazie." Babi si allontana dal bancone
aspettando che quella commessa gentile faccia un pacchetto;
si guarda intorno nel negozio. Un freddo manichino indossa
un completo molto sexy. Babi se lo immagina addosso. Le sem-
bra naturale, dopo quella drammatica scelta.
"Signorina?" Babi si gira verso la commessa. "Ecco, quel
ragazzo che è venuto, che poi credo sia il suo ragazzo..."
"Sì, in un certo senso."
"Mi ha detto che, dopo aver scelto il completo, lei doveva
indossarlo."
"Ma... veramente..."
"Sennò mi ha assolutamente proibito di darle il prossimo
biglietto. Ha detto così..."
"Ho capito. Grazie."
Babi prende il completo rosa e va verso il camerino. La
commessa attraverso la tenda le da una busta del negozio. "Ten-
ga, qua dentro può mettere il suo vecchio completo." Babi si
cambia. Poi si guarda allo specchio. La giovane commessa ave-
va proprio ragione. Quel due pezzi le sta benissimo. Un pen-
siero le attraversa la mente. Cosa dirà mia madre quando ve-
drà questa roba fra quella sporca da lavare? Devo dire che è
stata Pallina a farmi questo regalo, così, per prendermi in gi-
ro. Magari insieme a Cristina e qualcun'altra. Babi si riveste
ed esce dal camerino. La commessa si fida. Senza guardare
dentro la busta, le consegna il nuovo biglietto. La commessa,
sognante, la guarda andare via. È abbastanza carina perché
qualcuno possa fare quel divertente gioco anche con lei. For-
se quella sera al suo ragazzo rinfaccerà di non essere poi così
fantasioso. Sicuramente dovrà sbrigarsi. Certe follie sono ve-
ramente divertenti solo a una certa età.
Babi ci mette un po' a capire qual è la nuova tappa. Alla fi-
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