"Tutto bene?" chiede Pietro sorridente e particolarmente curioso.
"Sì… tutto benissimo."
Enrico li guarda sbalordito. "Vi ringrazio per il vostro interesse e calore. Ho sempre saputo che potevo contare su di voi."
Pietro muove le mani in maniera esagerata. "Sì, va bè, ora non ci farai credere che questa cosa ti è arrivata tra capo e collo all'improvviso, a ciel sereno… Lei non era contenta, si lamentava, non era soddisfatta."
Enrico lo guarda perplesso. Anche Alex e Flavio.
"Scusa, e tu che ne sai?"
"Bè" Pietro si guarda in giro leggermente preso in contropiede, "certe cose si capiscono… Si leggeva sulla sua faccia, ecco, certo, ci vuole una certa sensibilità. E a me quella non manca di certo. Ora scusate ma devo andare a trombare questa donna che è sola in casa." Poi guarda l'orologio. "Sì… I figli staranno dormendo e lui avrà già fatto la telefonatina rassicurante da fuori. Ciao, ragazzi, ci sentiamo domani."
Ed esce sbattendo la porta dietro le spalle.
"Non gli manca la sensibilità, eh… Una bestia, ecco cos'è!"
"Bè" Flavio alza le spalle, "comunque ha ragione, vive alla grande, se ne frega e se la diverte come se avesse diciott'anni."
Alex rimane sorpreso. "Strano che la pensi così, non consideri il fatto che ha una moglie e soprattutto due figli! Se decidi di averli, fai automaticamente un'altra scelta di vita e non puoi essere così irresponsabile…" Proprio in quel momento Enrico prende una foto dal tavolino. C'è Camilla con in braccio Ingrid appena
nata. "E questa, eh? Questa che cos'è allora? Un fotomontaggio? Una mamma con una figlia!" E con rabbia scaglia la fotografia contro il muro mandandola in mille pezzi.
"Calma, Enrico…" Alex cerca di tranquillizzarlo. "Conosco una che ha fatto un figlio e l'ha lasciato qui a Roma con il padre perché aveva voglia di provare una nuova vita ed è volata in America… Un'altra l'ha lasciato sempre al padre e se n'è andata a vivere a Londra e un'altra ha fatto la stessa cosa e adesso lavora a Parigi"
"Ho capito, quindi Camilla, che ha lasciato Ingrid a me e se ne va alle Maldive "solo" una settimana in vacanza con un altro, è quasi normale."
"Magari ci ripensa."
"Magari torna."
"Sì, magari magari… Io so solo che devo trovare una nuova babysitter…"
"E Dora?"
"Non so come, ma ce l'aveva trovata l'avvocato Beretti…"
"E allora?"
"Per solidarietà se ne è andata anche lei…"
Flavio è allibito. "Ma per solidarietà con chi? Mi sembrano tutti pazzi oggi…"
"Fatto sta che ho già messo un annuncio, devo fare un provino a qualche babysitter!"
"E che è, X Factor?"
"Sì… Magari!"
"Bè, potresti vedere chi le canta meglio la ninna nanna!"
"Beati voi che avete sempre voglia di scherzare…"
Enrico si butta nuovamente sul divano a gambe allargate e getta la testa indietro. Flavio e Alex lo guardano. Poi si scambiano un'occhiata. Flavio alza le spalle. In effetti è davvero difficile trovare qualcosa di giusto da dire a un amico che soffre per amore. Sta lì, nella sua sofferenza, in mezzo a mille domande inutili e tu hai in tasca solo le tue risposte, personali, relative, per nulla adatte alla vita di un altro. Poi Alex si siede vicino a lui. "Era solo per fartela vedere da un lato migliore…"
"è che non c'è un lato migliore…"
"Sai cosa diceva Friedrich Christoph Oetinger? "Dio mi conceda la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare quelle che posso cambiare, e la saggezza di saper distinguere le une dalle altre.""
"Sembri Pietro con tutte quelle sue citazioni per giustificare la voglia di sesso…"
"C'è solo una differenza, questa è utile e serve solo a farti riflettere sulla situazione nella quale ti trovi."
"Ma chi era questo Friedric Cris Tinger? Non l'ho mai sentito…"
"Friedrich Christoph Oetinger. Un padre spirituale."
"Ho capito. Grazie del consiglio, Alex, praticamente mi stai dicendo che devo farmi prete!"
"Se è per questo, quella frase la dicono anche nel film L'erba di Grace, dove persone di tutte le età si fanno un sacco di canne… Quindi mettiamola così, ci sono moltissime cose in questo mondo, l'unico vero problema è l'uso che ne facciamo."
Enrico sorride. "Sai, a volte le parole mi piacciono un sacco… Ma poi mi fermo e penso: cavoli, quanto mi manca Camilla. E allora tutti i pensieri stanno a zero, anche tutte quelle belle frasi di quel tuo padre spirituale… A me ne viene in mente solo una di Vasco: "Il mal di pancia ce l'ho io, mica te"."
Alex sorride. Già, il dolore appartiene a chi lo prova e non c'è parola che basti a spiegarlo né a far stare meglio chi soffre. Non posso proprio dargli torto.
Dodici
Olly vede Niki strana.
"Ehi, che c'hai?"
"Perché?"
"C'hai una faccia…"
"No, niente. Enrico s'è lasciato con la moglie."
Erica sta preparando un frullato per tutte: fragole, banane, pesche e latte. Spegne il frullatore. Ci pensa un attimo. "Qual è Enrico? Ah sì… No, non mi piace…"
"Erica!"
"Sentite ragazze io sto attraversando un momento un po'"così…"
"È una vita che attraversi un momento un po'"così!"
"Ma che dici! Mi ero messa con quello Stefano, credevo che fosse uno scrittore e invece faceva solo il lettore per una casa editrice…"
"Ho capito, ma era più importante il suo lavoro o come ti faceva sentire e cosa rappresentava per te?"
"Non so, era come se in qualche modo mi avesse mentito!"
"Ma se ti sei fatta un film da sola con quel computer che avevi trovato e pretendevi che chi c'era dall'altra parte fosse il tuo principe azzurro per forza!"
"Ma che dici! Ma neanche un lettore di libri rosa!"
"E comunque dopo Stefano il lettore hai avuto Sergio il pittore, Giancarlo il dottore e Francesco il giocatore… Possibile che nessuno di questi andasse bene e durasse più di un mese?"
Erica sbuffa. Riaccende il frullatore. Poi alza la voce per superare il rumore. "Ok. Stavo sperimentando. C'è qualcosa di male? In fondo se una ha una storia sola, cosa vuoi che capisca dell'amore? Che poi oh, finché lo fa Olly va tutto bene e se lo faccio io no…"
"Ma che c'entro io!" Olly salta sul divano, prende un cuscino e lo tira a Erica. Continua a gridare. "E poi io mica me li prendo
che finiscono tutti in — ore! Dai, dicci chi è questo! Osvaldo il domatore?! Giustino il saldatore?! O Saverio il manovratore?!"
Niki sorride. "No, è Saverio il frullatore! Ma spegni "sto coso! "
"Brave… Bene… prendete per il culo, prendete. Si chiama Giovanni e fa il dentista."
"Bè, se non altro può servire…"
"Secondo me sotto sotto sei ancora innamorata di Giò."
"Ma che dici?"
"Tu dici sempre "ma che dici"!" Olly fa in falsetto l'imitazione di Erica. "Ma secondo me" le fa l'occhiolino, "io sotto sotto dico proprio la verità!"
"Anche secondo me. Tu non sei mai riuscita a superare il fatto che il ragazzo dei "Tre metri sopra il cielo", la tua prima storia importante, non abbia saputo durare nel tempo… Rassegnati, è naturale, si cresce, si cambia."
"Infatti, cara Olly, mi sa che tu cresci troppo in fretta, il tuo Mauro l'idraulico è durato solo tre settimane."
"Incompatibilità culturale."
"Già. E ora stai con Giampi, sei gelosissima e state sempre a litigare."
"Incompatibilità caratteriale."
"Secondo me sei incompatibile e basta."
"Ma che dici! Questa volta lo dico io e ci sta proprio bene! Io sono cambiata, prima avevo un ragazzo ogni settimana, ora sto con Giampi da ben sei mesi. Erica stava sempre con Giò e ora sta con uno ogni settimana."
"Due…"
"Capirai!" Diletta sorride. "Prima che mi portiate sfiga potreste non nominare la mia situazione? È serena e tranquilla e procede a vele spiegate, verso un felice cammino…"
"Sempre che non si scivoli!"
"Ahia, ecco la portasfiga!"
"Ma scusa, noi tutte siamo state a letto almeno con un altro uomo oltre a quello con cui stiamo ora. Se non di più…"
Erica alza le spalle. "Va bè, ora non sottilizziamo."
"Il mio primo non ce l'aveva proprio sottile…"
"Olly! Che bora!"
"Oh, quando ce vò ce vò"
Niki scuote la testa. "Va bè, io volevo fare un discorso serio. Cioè, Diletta spiegami una cosa, tu stai con Filippo e starai magari
tutta la vita con lui, solo con lui, non proverai sessualmente altri uomini all'infuori di lui?"
Diletta alza le spalle. "Pensa che anche mia madre ha fatto la stessa cosa con mio padre…"
Olly scuote la testa. "Ho capito, è una malattia ereditaria.1"
Diletta non è d'accordo. "O un pregio trasmissibile! Perché lo leggi come una cosa negativa?"
"Ma perché senza paragone non si può amare in maniera assoluta. L'ha detto anche Erica prima. Questa è filosofia pura!"
"Sì, del mercato." Diletta si siede sul divano. "E comunque è troppo presto per dire qualcosa, magari cambieremo tutte di nuovo nei prossimi anni."
Erica arriva portando un vassoio con quattro bicchieroni di frullato.
"Ecco, addolcitevi, serpi. Comunque nei vostri discorsi non state tenendo nella giusta considerazione Niki! Lei è un evento, un miracolo italiano… Cioè, a parte la fuga sull'isola da cui è tornata, Alex non si è rimesso con Elena e non solo… Lui e Niki durano!"
"Ecco uno di quei casi in cui una donna dovrebbe avere le palle…"
"Perché?"
"Per toccarsi e allontanare la sfiga!"
Tutte e tre ridono, mentre Erica beve il suo frullato. "Io che li guardo da fuori li vedo come una coppia felice, anzi strafelice, e tutte quelle con una certa differenza d'età come Melanie Griffith e Antonio Banderas, Joan Collins e Percy Gibson… Demi Moore e Ashton Kutcher, Gwyneth Paltrow e Chris Martin… devo dire che sono durate, anzi… Si sono anche sposate!"
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